Cerchione: "Il Napoli può chiudere a 95 punti. Gasperini sottovalutato, è un Conte in miniatura"
Il pensiero di Luca Cerchione, intervenuto dagli studi di Sportitalia, su Antonio Conte ed altri allenatori di Serie A.

Luca Cerchione, speaker di 1 Station Radio ed opinionista di Sportitalia, ai microfoni dell'emittente televisiva, nel corso della trasmissione 'Tutti al VAR', ha espresso alcune considerazioni sugli allenatori del campionato di Serie A, a partire da Antonio Conte.
Sul mister del Napoli: "Rispetto alle altre partenze di Conte con le sue squadre scudettate, il Napoli ha molti clean sheets, ben 7. Dato superiore anche alla stagione in cui, con la Juventus, superò i 100 punti. Questa è la seconda miglior partenza di Conte nelle stagioni con vittoria dello Scudetto, il Napoli in proiezione potrebbe chiudere intorno ai 95 punti. Arriveranno i momenti complicati, come arrivano per tutte, e magari non si raggiungerà quella quota, ma quanto fatto fino ad ora è qualcosa di straordinario".
Su Gian Piero Gasperini: "È troppo sottovalutato, io lo avevo definito un ‘Conte in miniatura’ per via della carriera con meno trofei rispetto a quella dell’attuale allenatore del Napoli, ma come idee siamo lì. Se c'è una squadra che può mettere in difficoltà il Napoli oggi, quella è proprio l'Atalanta, che come il Napoli corre fino all'ultimo minuto".
A proposito di Paulo Fonseca: "Non sta facendo il manager o il gestore, sta facendo un braccio di ferro e sta dimostrando che non si piega al volere di pochi. Se Ibrahimovic entrasse nello spogliatoio e andasse a legittimare l'allenatore i risultati arriverebbero. Dopo una sconfitta come quella contro il Napoli, ovvero una diretta pretendente, è mai possibile che non si presenti nemmeno un dirigente per parlare alla squadra nell’allenamento successivo? In caso di risultato negativo del Milan contro il Monza, il club ha già un sostituto dietro la porta".
Infine, un pensiero su Ivan Juric: "Per me ha fatto bene a portare all'attenzione del pubblico ciò che sta avvenendo alla Roma. Prima che uscissero voci di corridoio, che poi sono comunque uscite, lui in maniera furba ha tutelato i ragazzi e per me merita gli applausi. Poi ovvio che si è tolto qualche sassolino dalla scarpa quando ha detto che i calciatori devono limitarsi a giocare. Diciamo che con le sue dichiarazioni ha usato il bastone e la carota”.





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